L’espressione artistica nella molteplicità dei suoi linguaggio costituisce in se stessa un’organica unità che da una persona sensibile viene colta nell’immediatezza dell’intuizione o nell’articolarsi di una coerente riflessione. Unità, è opportuno sottolineare, che è in primo luogo psicologica, interiore e può mantenersi tale anche in presenza di differenziate esperienze artistiche. Anzi, proprio nel contrasto artistico esso risalta nella sua più intensa animazione di significato. Una premessa, questa, che sembra porsi in sintonia con l’esperienza umana ed artistica di Cip Barcellini. Infatti ad ampio spettro culturale e psicologico sono stati gli avvenimenti che hanno inciso ed incidono nella sua intensa esistenza.
Nato a Borgomanero in provincia di Novara nel 1937, ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza nei bellissimi paesaggi della Val Sesia. Successivamente, trasferitosi in Germania, con notevoli difficoltà, ha compiuto studi di arte drammatica alla Falkenberg Akademie della Deutsche Maximilian Università. Il suo incontro con l’arte, pertanto, avviene nel campo del teatro e del cinema. Infatti Barcellini, oltre a partecipazioni nel settore dei cinema, sarà protagonista delle più importanti compagnie teatrali (Merlini, Calindri, Fò, Rame, Tieri, Fabrizi, etc.) nonché nei Teatri Stabili di Trieste, Genova, Milano, Roma. Tuttavia, pur con soddisfazioni non comuni nelle discipline della recitazione, Barcellini ha sempre coltivato dentro a se stesso il demone della pittura. Una passione cresciuta con una suggestiva discrezionalità ma anche, è bene precisare, con determinazione.